Le cinque carte.
Dalla Luis a Napoli, il punto in casa Green offerto da coach Priulla.
Cinque appuntamenti per chiudere la regular season. Cinque finali, retorica esclusa, per capire chi essere e dove potere arrivare. Che sia salvezza diretta o playout poco importa a coach Priulla, chiamato a tastare il polso in casa Green dopo la controversa sconfitta in casa della Luiss Roma. E proprio dal ko di domenica il tecnico del Green Basket sceglie di partire, per poi focalizzarsi sullo stato di salute della propria squadra e sul prossimo impegno casalingo con Napoli.
Lo fa passando in rassegna gli eventi sulle dita di una mano. Cinque punti che descrivono umori e ambizioni.
Parola al coach.
1. UNA BUONA PALLACANESTRO - «Sabato è stata forse la migliore prestazione della stagione. Ho anche elogiato i ragazzi, mi sono divertito nel vederli giocare: 86 punti, alte percentuali, sei giocatori in doppia cifra, buona distribuzione dei tiri, ma soprattutto una grande prestazione. È ovvio che in una partita finita quasi ai novanta punti bisogna dar merito a dei giocatori che dall’altro lato hanno fatto una partita mostruosa. Però ho apprezzato l’atteggiamento, la coesione e la voglia dei miei. Sicuramente aver perso quella carica nel finale c’è costato la vittoria».
2. COSA NON E' ANDATO - «C’è da dire anche che loro hanno tirato 37 liberi mentre noi, pur trovandoci avanti, siamo andati solo 13 volte in lunetta. È dura fare 86 punti quasi esclusivamente costruendo gioco. La Luiss è stata brava nel secondo tempo ad alzare i giri in difesa, e proprio l’aggressività è stata l’arma che ha consentito loro di metterci in difficoltà e recuperare. Mi sembra strano che una squadra che difende forte non commetta quasi mai fallo. Anche perché noi abbiamo attaccato l’area, abbiamo giocato uno contro uno, non siamo stati solo perimetrali, ma abbiamo costruito parecchio gioco interno. Se la Luiss riesce a tirare 15 liberi nell’ultimo quarto, e noi siamo sopra di 13, penso che abbiamo fatto un grandissimo sforzo a tenerli dietro. Diciamo che sono stati agevolati sotto questo punto di vista».
2.1 POSTILLA ARBITRI - «Lunedì a mente fredda ho rivisto la partita: negli ultimi 3’, 3 fischi su 4 onestamente sono stati discutibili. Mi auguro che così come noi allenatori guardiamo le partite al fine di analizzare gli errori e migliorare, facciano lo stesso anche gli arbitri. Domenica strameritavamo di vincere: in una partita normale non saremmo arrivati punto a punto ad 1’ dalla fine e per di più gravati dallo stress emotivo generato dall’incapacità di adeguarci al metro arbitrale».
3. L'ARMA IN PIU' - «Sicuramente il nostro assetto tattico con Medizza è cambiato. Abbiamo più profondità interna ed un’alternativa quando Caronna ha problemi di falli o ha bisogno di rifiatare. Devil ci dà impatto e fisicità offrendo una grande presenza sì in difesa ma anche in attacco: è bravissimo sugli scarichi, nel movimento senza palla, ed è una spina nel fianco a rimbalzo. Così manteniamo una pericolosità interna costante. Adesso abbiamo un assetto che garantisce solidità sia per la fine della regular season che per gli eventuali playout».
4. LA PROSSIMA SFIDA - «Napoli è una squadra che ha investito molto già in sede di mercato estivo. È partita male perché ha fatto fatica a trovare un equilibrio e un’identità di squadra. Però ha avuto anche la forza ed il coraggio di investire per migliorarsi, prendendo un giocatore come Bagnoli che è più che un lusso per la categoria. Da quando è arrivato lui, è di fatto svoltata la stagione. E credo che la pesante sconfitta contro Caserta sia un passo falso isolato».
5. LA MOTIVAZIONE - «La partita dell’andata grida vendetta, è vero: ma siamo stati noi a non aver avuto la giusta determinazione fino alla fine, consentendo a Napoli di rientrare e condannarci poi al supplementare. Li affronteremo col coltello tra i denti. Siamo avvelenati, abbiamo voglia di riscatto, e per come stiamo lavorando durante la settimana meritiamo di fare dei risultati importanti. Che poi si tratti di lottare per la salvezza diretta, perché ancora ci sono i margini, o consolidare la migliore posizione playout, le ultime partite saranno fondamentali per acquisire consapevolezza e fiducia nei nostri mezzi. Serviranno a forgiare quella mentalità vincente che risulta fondamentale in chiusura di stagione regolare.
Per farlo dobbiamo essere tutti ancor più uniti, abbiamo bisogno che il palazzetto sia pieno. Domenica invito tutti gli appassionati a vederci. Dobbiamo stringerci, pubblico, società e squadra, per difendere insieme la Serie B, un patrimonio della città».
Ufficio Stampa Green Basket